GESÙ IL RIVOLUZIONARIO

Novembre 30, 2023 By MATTEO DI GENNARO

BY MATTEO DI GENNARO

Senza ombra di dubbio Gesù è stato il più grande rivoluzionario di sempre.

Un uomo (e sottolineo un uomo), che ha avuto la forza e il coraggio di mettere in discussione obsolete e stantie leggi, che già a quei tempi, risultavano superate; con le conseguenze che tutti conosciamo.

Per capire meglio e immergerci totalmente nel suo pensiero facciamo un balzo all’indietro nel tempo.

GESÙ DI NAZARETH

Gesù nacque a Betlemme tra il settimo e sesto secolo a.C. (date accreditate dalla maggior parte degli studiosi) da una famiglia di umili origini: Giuseppe era un semplice falegname mentre, Maria, proveniente da una famiglia modesta, svolgeva le normali attività domestiche del tempo.

Fin da bambino mostrò tutta la sua personalità e devozione allo studio dei Testi Sacri; creando scompiglio e scandalo tra le gerarchie religiose.

Successivamente abbiamo un vuoto storico; tra l’infanzia di Gesù e l’inizio da predicatore non si hanno dati certi: alcune teorie lo vedono svolgere attività di falegnameria e carpenteria con il padre, altre, più suggestive, narrano di un viaggio in India e in Egitto (dove apprese tecniche di guarigione dai Terapeuti).

Quale sia la verità è un bel dilemma.

Certo è, che nel modo di agire e pensare di Gesù, si possono riscontrare parecchie analogie, con filosofie diverse dal contesto in cui nacque.

A trent’anni, però, ecco che riappare in Galilea nella provincia romana della Giudea: regione della Palestina.

Le sue parole e il suo carisma in poco tempo fanno breccia su di una folla che, giorno dopo giorno, diviene sempre più numerosa. Parla alla gente dove la gente vive: per le strade, in riva al fiume, ai piedi delle montagne, tra polvere, malattia e solitudine. Gesù non è per i “pochi” ma per i “molti”. Gesù è per chiunque lo voglia ascoltare.

Il suo messaggio non è inquisitorio, pieno di anatemi e regole da seguire, e le sue parole non sono arroganti e ricercate, ma semplici e rassicuranti; lontane anni luce dalle presuntuose esternazioni di vecchi bigotti.

In soli tre anni il suo nome e i suoi insegnamenti crescono a dismisura divenendo un solido punto di riferimento per chiunque abbia sete di verità.

L’IMPERO ROMANO

Come sempre accade, però, uomini interessati solo al potere e a mantenere viva l’ignoranza nella gente, complottano e colpiscono nell’oscurità; gli zeloti attuano silenziosamente il loro subdolo piano ricattando il Prefetto della Giudea, Ponzio Pilato, minacciando sommosse popolari che porterebbero, in breve, a una guerra civile, se non farà crocifiggere colui che viene definito Il Messia.

A Ponzio Pilato non rimane che acconsentire, lasciando tuttavia, libero arbitrio alla folla; lavandosene le mani.

Emblematico risulta essere l’incontro tra il Prefetto della Giudea e Gesù.

Ma tu, chi sei?” – chiese un frastornato Ponzio Pilato.

Io, sono la verità.” – rispose Gesù mentre il sangue gli usciva dalla bocca.

L’epilogo della storia lo conosciamo tutti.

CROCIFISSIONE DI GESÙ

Gesù fu ingannato, tradito e crocefisso: il suo messaggio di verità doveva essere eliminato, e le parole di libertà insite in esso, oscurate per sempre.

Ciò, che quei piccoli uomini non misero in conto, fu la forza devastante di quelle parole: forza che andò oltre la morte e il tempo. Resistendo alle intemperie della menzogna, ancora oggi, continua ad urlare il suo feroce grido di ribellione.

Nei secoli a venire, la progenie di quegli stessi uomini, storpiò Gesù coi suoi insegnamenti, vedendo l’opportunità di acquisire ancora più potere e denaro.

Ecco che Gesù venne divinizzato e, attorno alla sua figura, fu costruita una religione con la sua chiesa, che nei secoli trucidò con una barbarie mai vista prima intere culture, assoggettandole al proprio volere.

L’omicidio di Gesù, come pure tutti i massacri compiuti nel suo nome rimarranno una macchia oscura nella storia dell’Uomo; ma la verità è il fine ultimo dell’amore, e nessun inganno, nessuna falsa fede potrà mai sconfiggere ciò che da sempre è scritto nelle vene dell’eternità.

Sinceramente non so dove andrà la mia anima, una volta uscita da questa povera carcassa, quale sarà il suo viaggio; una cosa però mi auguro fortemente: incontrare Gesù e parlare con lui.

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Gesù Il Rivoluzionario